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Insegnanti

Dallo spazio formativo alla condivisione delle buone pratiche

Ci rivolgiamo a insegnanti ed educatori delle scuole ebraiche e dei Talmud Torà nazionali offrendo una sede dedicata per:

  • Accrescere conoscenze su contenuti e didattica promuovendo cicli seminariali di formazione 
  • Creare un ambiente di apprendimento allargato
  • Ampliare la conoscenza sull’uso delle risorse digitali 
  • Condividere e sperimentare progetti e contenuti didattici
  • Rendere disponibili contenuti, progetti, attività didattiche 
  • Valorizzare il contesto della rete educativa ebraica italiana

Allievi e maestri

L’obiettivo della creazione di nuove generazioni di allievi, non poteva essere lasciato ai soli genitori o ai maestri privati e per questo motivo la creazione di scuole in cui anche gli allievi più poveri potessero studiare, una sorta di scuola dell’obbligo, è considerata uno dei grandi meriti di Jehoshua Ben Gamla (Talmud Bavà Batrà 21a).

Non tutti hanno le qualità necessarie per insegnare, come ad esempio la pazienza di ripetere per ben 400 volte un insegnamento a un allievo un po’ duro di comprendonio (Eruvìn 54b), o la capacità di capire che certi allievi hanno bisogno di un compagno per ripetere e capire meglio ciò che un maestro non è in grado di trasmettere, o ancora di capire che, per essere ben accetto, l’insegnamento deve partire da un argomento amato dallo studente.

Il Maestro deve capire che è necessario usare tecniche che siano efficaci e che possano imprimere nella memoria l’insegnamento: ad esempio, la ripetizione cantilenata dei passi studiati è uno strumento efficace.

Anche se quando si parla di maestro e allievo non ci sono limiti di età, tuttavia è chiaro che i primi a essere obiettivi dell’interesse del Maestro sono i bambini, che rappresentano la vera garanzia della trasmissione della Torà, come risulta da questo brano:

“Ha detto Rabbi Meir: quando Israele si trovava di fronte al Monte Sinai per ricevere la Torà, il Signore disse loro: Giuro che vi dò la Torà, ma dovete portarmi dei garanti che mi assicurino che voi la conserverete: solo allora Io ve la darò. Gli risposero: i nostri padri, i nostri profeti saranno garanti per noi. Il Signore rispose loro: Anche costoro hanno bisogno di garanti; portatemi dei garanti migliori ed Io vi darò la Torà. Risposero: Ecco i nostri figli, essi saranno garanti per noi. Il Signore rispose: questi certamente sono dei buoni garanti, per loro Io vi darò la Torà (Shir Hashrim Rabbà 1).

Si è generalmente portati a pensare che il Maestro svolga un ruolo attivo nell’insegnamento, mentre l’allievo è quello svolge un ruolo passivo, in quanto riceve l’insegnamento. Non è così nella tradizione talmudica. L’elemento che maggiormente caratterizza il rapporto tra allievo e maestro è infatti il continuo capovolgersi di ruoli nel corso dell’insegnamento. Il Maestro in una prima fase ha il ruolo di trasmettitore, ma le domande che l’allievo pone sono tali che costringono il Maestro a trovare nuovi argomenti e nuove risposte: “Da tutti i miei maestri ho imparato, ma dai miei allievi più di ogni altro”.

Oltre che tra allievo e Maestro, il progresso nello studio può avvenire nel rapporto di chavrùta, cioè di un compagno di studi che ha il compito di mettere in continua crisi gli argomenti del proprio compagno, ponendo domande continue.

Allievo o compagno di studi, ciò che conta per il Talmud è la capacità di creare nel proprio interlocutore nuove domande: anche se non è possibile immediatamente, le generazione future sapranno trovare una risposta.

rav Roberto Della Rocca

CICLI E SEMINARI

Ciclo Teshuvàh

Una pagina dedicata ai materiali dei webinar di formazione sul tema della Teshuvà.

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