Rosh Hashanà 5786
La festa di Rosh ha Shanà, conosciuta come il Capodanno ebraico, cade il 1° di Tishrì e dura due giorni.
Quest’anno Rosh hashanà cade il 23 e il 24 settembre 2025, con vigilia il 22 settembre.
“…Suonate con lo Shofar al principio del mese nel novilunio al nostro giorno di festa, poichè ciò è legge per Israele, norma stabilita dal D. di Giacobbe…” (תהלים – Salmi 81 v.4-5)
Nei giorni di Rosh ha Shanà, che capitano durante il mese di Tishrì, si suona lo Shofar שופר per richiamare il popolo ebraico alla penitenza. Lo Shofar è realizzato con un corno di montone e, fin dai tempi biblici, il suo suono annunciava e accompagnava tutti i grandi avvenimenti. Inoltre, lo Shofar viene suonato in più occasioni durante l’anno e ricorda anche l’episodio del Sacrificio di Isacco.
Durante Rosh ha Shanà, ascoltando il suono dello Shofar, ricordiamo anche i meriti e la fedeltà dei nostri Padri.
Il primo giorno di Rosh ha Shanà, e viene rimandato al secondo giorno quando il primo giorno cade di Shabbat, si recita il Tashlikh תשליך. Il Tashlikh è un breve rito che si recita presso la riva di un fiume o di un mare, in cui si usa scrollare le tasche o i lembi del vestito, ma senza gettare alcunché in acqua, e simboleggia la liberazione dai peccati.
Si mandano ad amici e parenti biglietti e cesti con l’augurio di passare un Buon anno שנה טובה.
Durante il periodo che precede la festa di Rosh ha Shanà è uso antichissimo della comunità ebraica di Roma di piantare Grano e Granturco, come auspicio di prosperità.
Un uso seguito in tutte le comunità ebraiche è quello di mangiare spicchi di mela intinti nel miele come augurio di un anno dolce.
Inoltre, la sera di Rosh ha Shanà, dopo aver recitato il kiddush (benedizione sul vino) e l’hamotzì (benedizione sul pane), si usa fare un vero e proprio seder con alimenti che simboleggiano la prosperità e le buone azioni, su cui si recitano dei versi del Tanakh per chiedere al Signore delle positive concessioni per il nuovo anno attraverso l’uso di termini legati agli alimenti.
Yom ha Zikaron יום הזיכרן– “Giorno del ricordo”, poiché si ricorda la creazione del mondo.
Yom Teruà יום תרועה– “Giorno del suono”, perché si suona lo Shofar.
Yom ha-Din יום הדין– “Giorno del giudizio”, perché il Signore ci giudica per le azioni compiute durante l’anno.